PATENTE A CREDITI
Dal 1 novembre è in vigore l'obbligo di essere in possesso dell'ormai stra chiacchierata "patente a crediti" per chi opera in cantiere, tanti sono i dubbi che ci sono stati posti, oggi proveremo a chiarirne i principali.
CHI RIGUARDA?
Questo D.M. riguarda le imprese strutturate, i lavoratori autonomi, le imprese europee e non europee che circolano e operano all’interno dei cantieri.
Il presente decreto non viene quindi applicato solo ai soggetti che applicano il contratto collettivo edile, ma può essere applicato anche a lavoratori autonomi e imprenditori che applicano altri contratti collettivi come quello meccanico o del settore terziario, tra i settori che potrebbero essere insospettabilmente soggetti all'obbligo della "patente a crediti" ci sono: Onoranze funebri, manutenzione di estintori e presidi antincendio, imprese di pulizia se effettuano pulizie anche in cantiere e tanti altri.
COSA DEVE FARE L’AZIENDA PER OTTENERE LA PATENTE A PUNTI?
L’azienda o il lavoratore autonomo deve presentare la richiesta accedendo al portale dell’ispettorato del lavoro (https://www.ispettorato.gov.it) tramite SPID o CIE, la richiesta può essere spedita anche accedendo da SPID o CIE di un delegato, se ovviamente presente la delega firmata da entrambe le parti.
Una volta accettata la richiesta l’azienda o il lavoratore autonomo in questione accedendo al portale potrà scaricarla digitalmente.
COME FUNZIONA IL MECCANISMO DEI CREDITI?
Verrà fissata una quota massima di 100 punti, costruiti con la documentazione allegata nella domanda iniziale all’ispettorato, distribuiti in questo modo:
_ fino a 30 punti ottenuti alla presentazione del DURC
_ fino a 30 punti ottenuti con la storicità aziendale (iscrizione alla camera di commercio, solidità aziendale…)
_ fino a 40 punti ottenuti grazie alla capacità aziendale di formare i dipendenti e di innovarsi secondo le nuove tecnologie sul mercato.
Ogni 2 anni passati senza subire decurtazioni l’azienda potrà guadagnare o recuperare un credito.
E IN CASO DI INCIDENTI?
In caso di morte sul lavoro di un lavoratore con colpa grave del datore di lavoro si applicherà in automatico il decreto di espulsione immediato.
In caso invece di infortunio causa di inabilità permanente di un lavoratore, con colpa grave del datore di lavoro, il decreto di espulsione verrà applicato facoltativamente, il numero massimo di punti che possono essere decurtati al verificarsi di un infortunio è comunque pari a 20.
A CHI DEVO AFFIDARMI?
Se un'impresa è in linea con i requisiti minimi in tema di sicurezza sul lavoro il datore di lavoro può dormire sogni tranquilli e per fare in modo che sia cosi ci siamo noi, affidati a Sicurezza Gaiga per la redazione dei documenti richiesti, la formazione dei lavoratori e per essere sempre inattaccabili per quanto riguarda il D.lgs 81/08 e sulla sicurezza fatta concretamente!
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